Salento

Salento

lunedì 04 Aprile 2022

Il Salento è il “Tacco d’Italia”; ultima propaggine a est della penisola divisa tra i panorami rocciosi dell’Adriatico e le distese di sabbia dello Jonio.
Territorio argilloso e calcareo per lo più pianeggiante da cui si diramano le pendici meridionali delle Murge, è patria della preziosa pietra leccese.

Alla penisola salentina appartengono, oltre all’intera provincia di Lecce, anche ampi territori ricadenti nelle province limitrofe di Taranto e di Brindisi.
Il Salento vanta la più alta concentrazione di vini DOC della Puglia.
Il Negroamaro è il vitigno salentino per eccellenza tanto che, alcuni comuni dell’Alto Salento hanno dato vita al “Parco del Negroamaro”.
Sull’origine del nome di questo vitigno autoctono sembra non ci siano dubbi.

L’associazione dei due termini: “nero”, dal latino niger e “amaro”, dal greco maru, sintetizza le due caratteristiche fondamentali delle sue uve e del vino che se ne ricava.
Vinificato anche in purezza, questo vitigno è alla base di importanti vini rossi bianchi rosati e di alcune DOC del territorio salentino in particolare il rosato, che altrove è spesso e ingiustamente considerato un vino di seconda categoria, in quest’area ha trovato il suo territorio d’elezione.

L’Aleatico, la Malvasia nera di Brindisi e di Lecce sono gli altri vitigni fortemente identificativi del territorio, in particolare dall’Aleatico si ricava un vino molto dolce e liquoroso, quasi un vino da meditazione

DOC del Salento


Aleatico di Puglia

Questa Doc interessa l’intero territorio regionale. Vino dolce prodotto con uve Aleatico (minimo 85%), con eventuale aggiunta di Negroamaro, Malvasia Nera e Primitivo. Serve un invecchiamento di 3 anni per ottenere il riconoscimento di Riserva.

Alezio

L’area interessata da questa Doc comprende i comuni di Lizzano, Sannicola e parte di Gallipoli e Tuglie.
Il vino Alezio Rosso prevede: Negroamaro, Malvasia nera di Lecce, Sangiovese e Montepulcinao (massimo 20%).
Previste anche le tipologie rosso riserva e rosato.

Brindisi

Doc prodotta nel comune omonimo.
Il vino rosso e rosato prevede il vitigno Negroamaro con eventuale aggiunta di Malvasia nera di Brindisi o di Sussumaniello, Montepulciano e Sangiovese (fino a un massimo del 30%).

Copertino

Doc prodotta nei comuni di Copertino, Carmiano, Arnesano, Monteroni e parte in quelli di Galatina e Lequile.
Il vino rosso prevede i vitigni di Negroamaro con eventuale aggiunta di Malvasia Nera di Brindisi, di Lecce, Montepulciano e Sangiovese da soli o congiuntamente fino al 30%.
Previste le tipologie rosso, riserva e rosato.

Galatina

Le zone interessate alla produzione di questa Doc sono i comuni di Galatina, Cutrofiano, Aradeo, Neviano, Seclì, Sogliano Cavour.
Il vino Doc bianco prevede i vitigni Chardonnay (minimo 55%) con eventuale aggiunta di vitigni a bacca bianca non aromatici autorizzati nella zona.
Il vino Doc rosso, rosato e Novello prevede Negroamaro (minimo 65%), con eventuale aggiunta di altri vitigni a bacca rossa autorizzati nella zona.
Lo Chardonnay prevede Chardonnay (minimo 85%)
Il Negroamaro e Negroamaro Riserva prevede Negroamaro (minimo 85%)

Leverano

La Doc interessa il comune di Leverano.
Il bianco Doc prevede una vinificazione molto delicata perché soggetto ad alterazioni nella fermentazione.
I vitigni del bianco sono: Malvasia Bianca (minimo 50%), Bombino Bianco (massimo 40%). Con appropriate tecniche di disidratazione si ottiene il bianco passito. Se la vendemmia inizia non prima del 1° ottobre si ottiene il bianco vendemmia tardiva.
Il vino rosso si compone con Negroamaro (minimo 50%), Malvasia Nera di Lecce e/o Montepulciano e/o Sangiovese (massimo 40%) Prevista Riserva, il Rosato e Malvasia Bianca.

Matino

Si produce nel territorio di Matino e in parte di Parabita, Alezio, Taviano, Casarano, Melissano, Tuglie e Gallipoli.
Il vino rosso prevede il Negroamaro con eventuale aggiunta di Malvasia Nera e/o Sangiovese (massimo 30%).
Previste le tipologie rosso e rosato.

Nandò

Il territorio interessato comprende i comuni di Nardò e Porto Cesareo.
Il vino rosso prevede i vitigni Negroamaro, con eventuale aggiunta di Malvasia Nera di Brindisi e/o di Lecce e Montepulciano (massimo 20%).
Previste tipologie rosso riserva e rosato.

Negroamaro di Terra d’Otranto

Questa Doc interessa le province di Taranto, Brindisi e Lecce ed è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal relativo disciplinare di produzione per le seguenti tipologie: Rosso, anche Riserva e Rosato, anche Spumante e Frizzante.

Salice Salentino

La Doc si produce nei comuni di Salice Salentino, Veglie e Guagnano, San Pancrazio Salentino e Sandonaci, in parte nei comuni di Campi Salentina e Cellino San Marco.
Il vino rosso e rosato prevede il vitigno Negroamaro, a volte unito a Malvasia Nera di Brindisi e Malvasia Nera di Lecce (massimo 20%).
Il rosso, con 2 anni di invecchiamento e gradazione minima di 13°, può diventare Riserva, mentre con la tecnica della macerazione carbonica si produce il Novello.
L’Aleatico dolce prevede il vitigno Aleatico (minimo 85%), con eventuale aggiunta di Negroamaro, Malvasia Nera e Primitivo (massimo 15%).
Con 2 anni di invecchiamento si può ottenere la qualifica di Riserva. Il bianco prevede il vitigno Chardonnay (minimo 70%), con eventuale aggiunta (massimo 30%) di altre uve della zona.
Il Pinot bianco prevede Pinot bianco (minimo 85%) con eventuale aggiunta di Chardonnay Sauvignon (massimo 15%).

Squinzano

Questa Doc è prodotta nei comuni di Squinzano, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, parte di Cellino San Marco, Novoli e parte di Campi Salentina, Trepuzzi, Surbo e Lecce.
Il vino rosso e rosato prevede il vitigno Negroamaro, Malvasia Nera di Brindisi e/o Lecce e Sangiovese (massimo 30%).

Terra D'Otranto

È una Doc che interessa le province di Taranto, Brindisi e Lecce. La denominazione di origine controllata “Terra d’Otranto” è riservata ai vini delle seguenti tipologie:

  • Bianco, anche Spumante;
  • Rosato, anche Spumante e Frizzante;
  • Rosso, anche con menzione Riserva;
  • Chardonnay, anche Frizzante;
  • Malvasia Bianca, anche Frizzante;
  • Fiano, anche Frizzante;
  • Verdeca, anche Frizzante;
  • Aleatico;
  • Malvasia Nera;
  • Primitivo.

IGT del Salento


Salento

L’indicazione geografica tipica “Salento” è riservata ai seguenti vini:

  • Bianchi, anche nelle tipologie frizzante e passito.
  • Rossi, anche nelle tipologie frizzante, passito e novello.
  • Rosati, anche nella tipologia frizzante.

I vini ad indicazione geografica tipica Tarantino bianchi e rossi devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti nell’ambito aziendale da uno o più vitigni raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Taranto a bacca di colore corrispondente.
I vini ad indicazione geografica tipica Tarantino rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vitigni a bacca nera, raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Taranto esclusi vitigni Montepulciano e Ottavianello.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Taranto fino ad un massimo del 15%.
La specificazione del nome del vitigno Negroamaro e Malvasia nera è riservata ai mosti ed ai vini ottenuti dalla vinificazione delle uve di detti vitigni nelle seguenti percentuali: Negroamaro 70-80%, Malvasia nera 20-30%.
I vini ad indicazione geografica tipica Tarantino con la specificazione di uno dei vitigni di cui al presente articolo possono essere prodotti anche nella tipologia frizzante. (art.2 Disciplinare di produzione dei vini ad indicazione geografica tipica Tarantino)
La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con la indicazione geografica tipica Tarantino comprende l’intero territorio amministrativo della provincia di Taranto. (art.3 Disciplinare di produzione dei vini ad indicazione geografica tipica “Tarantino”)

Puglia

L’indicazione geografica tipica Puglia, è riservata ai seguenti vini:

  • Bianchi, anche nella tipologia frizzante
  • Rossi, anche nelle tipologie frizzante e novello
  • Rosati, anche nella tipologia frizzante

I vini ad indicazione geografica tipica Puglia bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni raccomandati e/o autorizzati nelle rispettive province di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, a bacca di colore corrispondente. L’indicazione geografica tipica Puglia con la specificazione di uno dei sotto indicati vitigni raccomandati e/o autorizzati in tutte le province della regione Puglia (esclusi i vitigni: Montepulciano od Ottavianello) è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dei corrispondenti vitigni: Aleatico, Aglianico, Bombino nero, Bombino bianco, Falanghina, Fiano, Greco, Malvasia bianca, Malvasia nera, Uva di Troia, Moscato bianco, Moscatello, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Pinot bianco, Pinot nero, Riesling, Sauvignon, Primitivo, Negroamaro, Verdeca, Bianco d’Alessano, Pampanuto, Trebbiano, Sangiovese.

I vini ad indicazione geografica tipica Puglia con la specificazione di uno dei vitigni di cui al presente articolo possono essere prodotti anche nelle tipologie frizzante e novello.(art.2, Disciplinare di produzione dei vini ad indicazione geografica tipica Puglia)

La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con la indicazione geografica tipica Puglia comprende i territori amministrativi delle province di: Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto. (art.3, Disciplinare di produzione dei vini ad indicazione geografica tipica Puglia)


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